Una città tranquilla e silenziosa. Questa l'impressione che si ha camminando nelle strade del centro di Lubiana, al parco Tivoli e sul lungofiume. Non c'è nemmeno il fisarmonicista in abiti d'epoca ad allietare i passanti in Piazza dei Tre Ponti.
Tra le poche persone in strada, molti escono con il cane, altri si dirigono verso i supermercati o gli uffici postali. Nel pomeriggio alcuni hanno fatto una passeggiata, a piedi o in bicicletta, incluse alcune famigliole. In generale però sono molte le coppie e gli individui singoli.
In sostanza, tutti tengono le distanze, rispettando le procedure volte a calmierare gli ingressi nelle attività aperte al pubblico. Alcuni indossano le mascherine. Nei parchi, nelle piazze o sul lungofiume le persone tendono a sparpagliarsi. I pochi sportivi incalliti tendono a scegliere percorsi poco battuti.
Piazza del Congresso rimane un punto di ritrovo per i senzatetto, vista la vicinanza con la sede di un'associazione che supporta questo segmento di popolazione particolarmente vulnerabile.
In sostanza l'aspetto coercitivo dei provvedimenti sembra aver giocato un ruolo importante. Sembra anche che l'importanza di rimanere in casa ed evitare luoghi affollati sia stata recepita. Visto l'amore che molti sloveni nutrono per la natura, verosimilmente alcuni lubianesi hanno preferito prendere "una boccata d'aria" fuori città: non sono poche le zone rurali, boschive, lacustri o fluviali splendide e tranquille a un tiro di schioppo dalla capitale slovena.
Antonio Saccone