Da qualche giorno, gli uffici delle rappresentanze diplomatiche serbe sono chiusi per via del coronavirus. Per le emergenze, è possibile attivare comunicazioni telefoniche. Ciononostante, chi è passato di recente nei pressi della stazione dei treni di Lubiana avrà potuto notare alcuni assembramenti e un certo movimento di fronte all'Ambasciata di Serbia in Slovenia, maggiormente evidenti perché le temperature rigide e i provvedimenti governativi hanno di fatto svuotato le strade della capitale slovena.
Si trattava di un gruppo di cittadini del paese balcanico rimasti bloccati durante il viaggio di ritorno verso casa. Essenzialmente persone di sesso maschile di varie età che si trovavano temporaneamente all'estero per motivi di lavoro: molti provenivano da nazioni diverse dalla Slovenia, inclusa l'Italia. Alcuni sarebbero arrivati alla frontiera serba, ma sarebbero stati costretti a tornare indietro per la recente chiusura dei confini dettata da Belgrado per contenere il coronavirus.
La questione si è risolta con alcuni convogli scortati diretti verso la Serbia, con partenze previste tra oggi e domani. E proprio da Belgrado, domani dovrebbe decollare un volo diretto a Roma. Si tratta di un'iniziativa della locale Ambasciata d'Italia, volta ad agevolare il rientro dei cittadini italiani rimasti bloccati in Serbia.
Antonio Saccone