Ieri il numero di nuovi positivi registrati in Slovenia è rimasto di ben 500 unità al di sotto della soglia dei duemila casi giornalieri superata nei giorni precedenti. Il portavoce del governo Jelko Kacin ha parlato di ben un quarto di contagi in meno rispetto a quelli registrati mercoledì, esprimento l'augurio che questa tendenza sia confermata anche la prossima settimana.
Preoccupante, però, in tutto il paese, la situazione nelle case di riposo, dove si stanno registrando un numero troppo alto di contagi: 2510 cono attualmente i casi attivi tra impiegati e residenti di queste strutture.
In ogni caso anche il coordinatore dei ricoveri Covid del Ministero della salute il dottor Robert Carotta ha confermato che la situazione sembra stabilizzarsi. Secondo lui s’inizia ad intravedere la luce in fondo al tunnel, poiché il numero dei ricoveri non sta più aumentando rapidamente. Carotta ha ricordato, però, che le strutture ospedaliere sono al limite delle loro capacità in tutto il paese e ha posto l’accento sull’importanza di far sì che i ricoveri non aumentino ancora.
Per questo è importante che si rispettino le misure in vigore e per capire lo stato delle cose sono stati presentati i dati riguardanti le infrazioni registrate in novembre in Slovenia.
Il numero totale di ispezioni eseguite dal 9 al 15 novembre è stato di 2578, ha detto Deana Potz dell’ispettorato sanitario. 104 sono state le sanzioni per reati minori per un importo totale di 56.400 euro, alle quale bisogna aggiungere 263 avvisi e 120 misure amministrative.
Per quanto riguarda il consumo di cibo o bevande nei luoghi pubblici, che è stato anche al centro di una polemica parlamentare, la Potz ha spiegato che "non esistono normative che limitano il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici, ma che va sottolineato che l'uso obbligatorio di maschere nei luoghi pubblici è imposto da un decreto legge relativo alle misure per ridurre la diffusione del nuovo contagio da coronavirus, quindi la maschera deve essere indossata. Sta poi alI'ispettore valutare i fatti e le circostanze in ogni singolo caso e, tenendo conto del principio di proporzionalità, prendere le misure appropriate”.
Dal primo novembre il direttore generale della polizia Tomaž Pečjak ha, invece, detto che nel mese di novembre sono state effettuate dalle forze dell'ordine ben 46 mila ispezioni, 604 delle quali su denuncia di cittadini. 3894 sono state le violazioni riscontrate per le quali sono stati emessi 2.753 avvertimenti (59,4%) e 1.883 (40,6%) multe. In 91 casi il procedimento è stato girato all'ispettorato sanitario poiché le violazioni erano al di fuori della giurisdizione della polizia.
Fino a ieri, inoltre, ha aggiunto Pečjak ai confini nazionali la polizia ha rilasciato 4279 obblighi di quarantena ad adulti, e 7721 a minori.
Barbara Costamagna