L'alpinista ungherese, deceduto, è stato ritrovato ricoperto da oltre due metri di neve, a circa 250 metri dal luogo in cui qualche giorno prima è stata trovata viva e illesa la donna che lo accompagnava. Domenica scorsa, i due si sono smarriti nelle alpi di Kamnik a causa del maltempo. "Siamo felici di essere riusciti a salvare la vita della donna nonostante le condizioni così estreme", hanno affermato i soccorsi alpini. Per l'uomo però non c'è stato più nulla da fare. Ci sono voluti cinque giorni per riuscire a raggiungerlo, per via delle cattive condizioni meteo. I soccorritori sono finalmente riusciti ad arrivare nel luogo dove l'uomo è stato localizzato, viaggiando prima in elicottero e proseguendo poi a piedi. Era rimasto bloccato in un fossato difficilmente raggiungibile a circa 1.700 metri di quota ed è stato ritrovato grazie ad una sonda. Lo ha fatto sapere il capo dell'operazione di soccorso, Jernej Lanišek. Il cadavere dell'alpinista è stato poi, con estrema difficoltà, caricato sull'elicottero e trasportato a valle. Sempre secondo Lanišek, l'operazione di soccorso, molto impegnativa, iniziata domenica sera, si è svolta senza incidenti e si è così conclusa. Nessuno dei soccorritori è rimasto ferito. Negli scorsi giorni è stato il forte vento a ostacolare l'intervento, ma anche la situazione molto pericolosa in montagna, in particolare nella zona in cui si trovava l'alpinista ungherese. I soccorsi alpini hanno lodato la collaborazione dell'equipaggio dell'elicottero e dei soccorritori che hanno portato a termine un compito molto difficile in condizioni estreme. Hanno inoltre espresso le loro condoglianze alla famiglia dell'uomo deceduto sulle alpi di Kamnik.
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