Foto: BoBo
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Dopo due mesi di vacanze, volati in un batter d'occhio, alunni e studenti sono pronti a tornare tra i banchi di scuola. L'emozione è palpabile nell'aria, tra la curiosità di scoprire le novità dell'anno e l'entusiasmo di rivedere compagni e insegnanti. In terza elementare, la nuova sfida sarà la verifica nazionale del sapere, mentre i nuovi arrivati impareranno da subito la prima lingua straniera. Il ministro dell'Istruzione, Darjo Felda, ha augurato a tutti grande successo per l’inizio dell'anno scolastico. Allo stesso tempo, ha espresso il desiderio che ciascuno contribuisca al meglio delle proprie capacità alla creazione di un ambiente di apprendimento sicuro e stimolante, affinché la scuola sia oggi e in futuro un luogo che, attraverso la conoscenza trasmessa, apra le porte al mondo che desiderano. In Slovenia, il numero di bambini che inizieranno la prima elementare è in calo rispetto allo scorso anno: saranno 20.173 gli alunni che varcheranno la soglia della scuola per la prima volta, un numero che continua a diminuire da otto anni. Nelle undici scuole elementari del Comune di Capodistria, invece, saranno 487 i bambini che vivranno questa esperienza per la prima volta, un po' di più rispetto al 2023. Come ogni anno, durante i primi giorni di settembre, la sicurezza dei più piccoli sarà la priorità: la Polizia, con il supporto di una segnaletica speciale, vigilerà le strade nei pressi di scuole e asili, ricordando agli automobilisti di prestare particolare attenzione e rallentare. Per quanto riguarda le scuole con lingua d’insegnamento italiana a Capodistria, Isola e Pirano, il numero di iscritti rimane stabile, sia per le elementari che per le superiori. La campanella per la scuola primaria suonerà alle 8:20, ma per i primini la giornata di lunedì avrà un ritmo diverso: accompagnati dai genitori, entreranno in classe tra le 9 e le 10:30, pronti per cominciare una nuova avventura.

B.Ž.