Foto: Shutterstock
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Crescita moderata, con risultati leggermente migliori rispetto alla media dei paesi dell'eurozona, disoccupazione in calo nell’ultimo mese, ma ci sono chiari segnali di raffreddamento nel mercato del lavoro. La banca centrale del paese, ancora senza guida dopo che il mandato di Boštjan Vasle è scaduto e non c’è intesa fra presidente della Repubblica e capo del governo, stima che il prodotto interno lordo (PIL) aumenterà dello 0,7% nel primo trimestre del 2025, trainata dalla crescente domanda sul mercato interno, pur in un contesto internazionale difficile. Più deboli le condizioni del mercato del lavoro. A dicembre il numero degli occupati è diminuito notevolmente a causa dei pensionamenti e della scadenza dei contratti di lavoro a tempo determinato, ma rimane sostanzialmente elevato. La contrazione dell'occupazione ha interessato principalmente il settore manifatturiero, mentre nel settore dei servizi le condizioni restano favorevoli. Il numero di posti di lavoro vacanti continua a diminuire e si sta avvicinando ai livelli pre-pandemia. Rallenta la crescita salariale: a dicembre gli stipendi nel settore pubblico sono tornati a essere più alti di quelli nel settore privato, dato che dovrebbe continuare anche in futuro, poiché a gennaio è entrata in vigore la riforma degli stipendi nel settore pubblico. Il rallentamento dell’inflazione è dovuto principalmente a una crescita contenuta dei prezzi dell'energia, che però fa il paio con quella dei prodotti alimentari che nell’ultimo mese si è rafforzata. Insomma, l’inverno sta finendo, ma non è ancora primavera.

Valerio Fabbri