Mediare tra le richieste, osservazioni e lamentele degli utenti che pagano il canone e gli interessi del sistema radiotelevisivo pubblico non è sempre facile. Il garante Ilinka Todorovki incontrando le redazioni dei programmi italiani di Radio e Tv Capodistria ha rilevato che ogni anno i quesiti superano quota mille, lo scorso anno è stata raggiunta la cifra record di 1865 domande da parte dei telespettaori e radioascoltatori.
Oltre la metà riguarda i programmi televisivi di TV Slovenia, il 7% Radio Slovenia, il 12% percento il portale multimediale MMC, mentre nessuna segnalazione è pervenuta per i programmi regionali e minoritari in particolare. Le cause per questa "assenza", ha detto la Todorovski, posso essere molteplici. dal poco interesse per la figura dell'ombudsman, alla non conoscenza della stessa da parte degli utenti dei programmi italiani, nel nostro caso. Oppure, ha continuato, perchè gli utenti si rivolgono direttamente alle redazioni, oppure potrebbe essere una questione linguistica. I numeri sono relativi, ha aggiunto, per certi aspetti posso essere indicativi per altri assolutamente no. Non vengono prese in considerazione, ancora la Todorovski, le lamentele non firmate oppure contenti linguaggio d'odio.
Sempre molto attuale il dibattito sul futuro del servizio pubblico, i pareri sono discordanti, ha detto, ma è chiaro che anche la stessa RTV per non implodere su se stessa dovrà ripensare al priprio ruolo e alla propria organizazzione interna. Una riflessione va fatta anche sul mondo dei social, fonte inesauribile di notizie di tutti i tipi, dove è possibile esprimere liberamente il proprio parere, sia questo positivo oppure negativo. La Todorovski ha rilevato che anche il giornalista RTV sui propri profili personali deve cercare di rispettare un codice etico e comportamentale non lesivo delll'immagine della radiotelevisione pubblica nazionale. (ld)