Celebrare la diversità, l'inclusione e la bellezza di ogni individuo, indipendentemente dalle differenze. Il 21 marzo ricorre la Giornata mondiale della Sindrome di Down, una giornata di sensibilizzazione istituita ufficialmente nel dicembre 2011 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il difensore civico Peter Svetina sottolinea l'importanza di garantire i pieni diritti alle persone Down anche rafforzando i servizi sanitari e renderne più equo l'accesso, tema questo dell'equita nella salute scelto dall'associazione europea delle persone con la sindrome di Down per l'edizione 2024 della Giornata mondiale. "Uguaglianza nella salute significa che ognuno ha il diritto di godere del massimo standard di salute raggiungibile senza discriminazioni come previsto anche dall'articolo 25 della Convenzione ONU sui diritti dei disabili ha ricordato Svetina. L'assistenza, le terapie e le cure sono gratuite, garantite dal sistema sanitario nazionale ma troppo spesso non sono sufficenti perchè c'è carenza di strutture pubbliche come di specialisti ha detto ancora Svetina e troppo spesso tutta la responsabilità ricade sui genitori, lasciati da soli.
Tra i tanti impegni di Svetina in favore delle persone con disabilita intellettiva tra cui anche le persone con la sindrome di Down è stata negli ultimi mesi la battaglia, anche a livello politico, di ridare il diritto di voto attivo e passivo a tutti, senza discriminazione alcuna. Le persone poste sotto tutela legale, tra cui i Down non avevano diritto di voto. Adesso lo potranno fare, già alle europee del 9 giugno. Peter Svetina ai nostri microfoni rileva: "Sì, sono molto felice che anche le persone con disabilità intellettiva possano partecipare attivamente alle elezioni, ma è certamente responsabilità dei loro parenti o dei loro tutori valutare se le persone con disabilità intellettiva sono in grado di comprendere i programmi dei partiti e dei candidati politici, e di conseguenza di poter esprimere la loro volontà e non quella di chi li accompagna al seggio. La Slovenia, accogliendo la nuova legge, ha fatto un grande passo avanti sui diritti umani. Vorrei inoltre sottolineare che con la mia attività e i contatti che ho nelle organizzazioni internazionali e vado spesso in giro in altri paesi, noto che la Slovenia è ad un livello molto alto per quanto riguarda i diritti umani e per questo motivo dobbiamo essere ancora più attenti a mantenere questi livelli se non addirittura a migliorarli." (ld)