Foto: Pixabay
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Il primario della Clinica per le malattie infettive del Centro clinico lubianese Tatjana Lejko Zupanc, ha definito stabili le condizioni nel nosocomio universitario, nonostante il bilancio dei ricoveri sia in notevole aumento, a eccezione del reparto di terapia intensiva. "L'88% dei pazienti ospedalizzati non è vaccinato - ha ancora spiegato, evidenziando come gli esperti infettivologi sostengano l'obbligo vaccinale che abbia però delle solide basi legislative. In merito alla libertà di scelta, il primario ha spiegato che il bene comune prevale sulla libertà individuale e non è giusto che i non vaccinati mettano in pericolo gli individui fragili che hanno comunque scelto di immunizzarsi. "Gli effetti degli assembramenti di fine anno saranno evidenti tra qualche settimana - ha spiegato Lejko Zupanc, sottolineando come l'alta percentuale di test molecolari positivi alla variante Omicron non faccia presagire nulla di buono. "Per passare delle festività di fine anno quanto più serene e normali bisogna quindi limitare al massimo i contatti, evitare gli assembramenti e osservare il più possibile il distanziamento fisico". Ciò vale anche per i vaccinati e i guariti dal Covid" -ha spiegato Bojana Beović, ricordando che gli esperti consigliano fortemente l'esecuzione del test prima di socializzare. "Sebbene ci siano meno pazienti negli ospedali rispetto al picco di questa ondata, siamo ancora in una fase piuttosto critica -ha aggiunto Beović. L'aumento dei contagi da Covid-19 delle ultime settimane ci spinge a non abbassare la guardia ed essere più che mai vigili e attenti, ha detto, sottolineando che l'unico strumento vero e concreto che abbiamo per proteggerci è quello del vaccino.


Maja Novak