Il Presidente del comitato interni della Camera di Stato, il deputato del Partito democratico, Branko Grims ha inoltrato il procedimento penale ai danni del deputato della Sinistra, Miha Kordiš, per le esternazioni di questo ultimo durante la seduta del comitato avvenuta la scorsa settimana a porte chiuse. Esiste il sospetto che il deputato della Sinistra abbia diffuso i dati riservati del servizio d’intelligence, Sova riguardanti i tafferugli avvenuti a Lubiana. Tra le accuse vi è anche quelli di abuso d’ufficio, ha detto Grims. Come ricordiamo il comitato interni aveva preso visione del rapporto della Sova incentrato sulla manifestazione violenta che si è svolta a Lubiana il 5 di novembre. Il direttore del servizio d’intelligence, Janez Stušek aveva detto che le indagini erano in corso ma che non poteva fornire ulteriori dati per la segretezza delle operazioni. La riunione è di conseguenza proseguita a porte chiuse, ha spiegato Grims; a seduta conclusa Kordiš è intervenuto dinanzi ai giornalisti dicendo che “dalle informazioni di dominio pubblico emerge che la polizia e il vertice politico erano a conoscenza della natura violenta delle proteste e potevano impedire gli atti di vandalismo e le violenze.” “Hanno però preferito ricorrere agli strumenti repressivi e invitare anche gruppi di estrema destra vicine all’SDS” ha spiegato Krodiš. I servizi d’intelligence hanno respinto le accuse mosse dal deputato della Sinistra definendole come false. Kordiš non è autorizzato a rilasciare dichiarazioni, aveva detto Grims “non è ammissibile manipolare con i dati riservati” in questo caso sI tratta anche di un caso di abuso d’ufficio, ha infine detto il deputato del SDS. Immediata la risposta di Miha Kordiš il quale ha detto che Grims cerca di spostare l’attenzione dai reali problemi del paese. “In otto mesi di governo i cittadini sono al lastrico” ha detto Kordiš “le persone stanno morendo e soffrendo, mentre il governo è nervoso perché potrebbero saltare le poltrone e se ne stanno rendendo conto”. “Non possiamo permetterci di cadere nelle loro trappola condita da attacchi politici, dibattiti parlamentari, twitt del premier e infine con le loro azioni giudiziarie” ha detto Kordiš.
Dionizij Botter