Anche se allora non si chiamava ancora così e la programmazione poi estesa sulle 24 ore era molto più breve, il programma Ars, canale culturale radiofonico di RTV Slovenia, è nato nel settembre 1963. Sono dunque sessant'anni esatti di cultura, musica (classica e jazz), letteratura e produzioni teatrali realizzate appositamente per il pubblico degli ascoltatori, che hanno fatto del Terzo programma un pilastro della radiofonia slovena di servizio pubblico, un'irrinunciabile istituzione artistico-culturale che si è ritagliata una posizione importante nel panorama della cultura e del mondo dei media. "Ogni società - ha dichiarato in occasione dell'anniversario il direttore di Radio Slovenia Mirko Štular - ha bisogno di un prisma attraverso il quale il singolo può comprendere meglio il mondo e sé stesso. Parte di questo prisma sono anche i programmi culturali radiofonici, e Ars non fa certo eccezione".
Ma veniamo alle iniziative per questo sessantesimo compleanno, particolarmente numerose nella settimana in corso. Aperte lunedì da una mostra di manifesti ideati dagli studenti dell'Accademia di belle arti e di design della capitale, avranno il loro clou stasera, allo Cankarjev dom di Lubiana, con un concerto posto sotto l'Alto patronato della presidente della Repubblica Nataša Pirc Musar. Ne sarà protagonista l'Orchestra sinfonica della Radiotelevisione slovena, ensemble entrato con orgoglio nei sette decenni di attività, nell'arco dei quali ha svolto un ruolo centrale nella vita musicale della Slovenia, registrando le musiche di compositori nazionali e della tradizione popolare in oltre 400 CD, e realizzando progetti di respiro internazionale con grandi solisti. Il programma abbina opere di maestri sloveni (una delle quali, "Introars 23" di Maks Strmčnik, in prima esecuzione assoluta) al Concerto per pianoforte num . 5 "L'egiziano" di Camille Saint-Saëns, in cui brillerà la stella del pianista francese Pascal Rogé. Sul podio dei Sinfonici il direttore stabile, il maestro americano di origini bulgare Rossen Milanov.