Il sindacato dei lavoratori postali ha annunciato uno sciopero, accusando la direzione aziendale di non rispondere alle richieste di miglioramento delle condizioni lavorative. Ha inoltre segnalato l'assenza di un consiglio dei lavoratori a causa di irregolarità nelle elezioni. Le richieste sindacali sulla sistemazione, produttività e assunzione di personale non sono state soddisfatte, portando ad una continua emigrazione dei dipendenti, afferma il sindacato. Sono poi emerse accuse di pratiche dilatorie e manipolazioni sindacali da parte della direzione, con il rischio di aumentare il precariato aziendale. Il rappresentante dei dipendenti, Saša Gržinič, ha criticato il consiglio di sorveglianza per aver ignorato le richieste di discussione sulla gestione e il futuro dell'azienda, incluso il possibile cambiamento della strategia di gestione degli investimenti statali indirizzati alla privatizzazione.
Secondo la direzione però, in qualità di datore di lavoro, le Poste slovene si stanno impegnando ad armonizzare le decisioni con tutti i partner sociali, per il bene e a beneficio dei dipendenti. Le Poste garantiscono inoltre di stare impiegando nuovo personale e di stare lavorando per migliorare le condizioni di lavoro degli impiegati. "Anche in futuro continueremo a svolgere attività con l'obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro e la situazione di tutti i dipendenti e di mantenere la sicurezza sociale nella società", ha sottolineato ancora la direzione, annunciando inoltre la ripresa di un dialogo costruttivo, nei prossimi giorni, con entrambi i sindacati rappresentativi della categoria, riguardo le attività sindacali.
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