La direttrice dell'Organizzazione turistica slovena, Maja Pak Olaj. Foto: BoBo
La direttrice dell'Organizzazione turistica slovena, Maja Pak Olaj. Foto: BoBo

In un'epoca segnata da sfide come cambiamento climatico, forti tensioni politiche, progresso tecnologico, e conflitti armati, gli operatori turistici non possono rimanere ancorati a schemi e meccanismi che sono superati dai fatti. Al Forum Strategico di Bled, che come affermato anche dalla ministra degli Esteri Tanja Fajon, rappresenta un'incredibile vetrina per il lago alpino così come per tutto il paese, l'Organizzazione turistica slovena ha organizzato un dibattito per ragionare sulle tendenze in atto per provare a tratteggiare il futuro del settore. Che, secondo la direttrice Maja Pak Olaj, passa innanzitutto dalla trasformazione digitale, come dimostra l'applicazione sviluppata dall'ufficio nazionale di statistica (Surs) e dall'STO, che raccogliere in presa diretta i flussi turistici. Secondo lei, riuscirà a differenziarsi e ad avere successo chi riuscirà ad analizzare e utilizzare in modo intelligente i dati per creare soluzioni turistiche personalizzate e sostenibili. Dello stesso parere anche la direttrice esecutiva dell'Organizzazione mondiale del turismo, che ha sottolineato come questo però debba andare di pari passo con maggiori investimenti nella tecnologia e nella competenza delle persone che dovranno utilizzarla. In breve, anche il turismo, come importante settore dell'economia, si basa e si baserà sempre di più su innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.

Valerio Fabbri