"Dall'acqua dipende il futuro di tutti noi": parole del Ministro degli esteri sloveno, Tanja Fajon, alla conferenza ONU a New York. Ha detto che la Slovenia si impegna per un ruolo di primo piano nell'affrontare le questioni riguardanti le risorse idriche. Tra gli obiettivi, la nomina di un emissario speciale dell'ONU per l'acqua, in modo da seguire costantemente le emergenze nelle parti del mondo dove la scarsità o addirittura l'assenza di risorse idriche rappresentano un rischio drammatico per la vita di centinaia di milioni di persone. La proposta ha già ottenuto il sostegno di 150 paesi, il che rappresenta un grande successo per la diplomazia slovena. Nonostante l'acqua sia una risorsa naturale, dalla quale dipendiamo tutti, non sappiamo gestirla in modo adeguato, pertanto rappresenta una delle maggiori sfide per l’umanità. Più di due miliardi di persone in tutto il mondo hanno problemi di accesso sicuro all'acqua potabile, quasi la metà della popolazione mondiale non dispone di servizi igienico-sanitari, l'80 percento delle acque reflue viene restituito alla natura non depurato. La Slovenia ha quindi assunto un ruolo attivo e ha proposto come detto la nomina di un emissario speciale per l'acqua ha annunciato la Fajon. Inoltre, è uno dei soli quattro paesi che hanno contribuito al fondo per il cofinanziamento della partecipazione dei rappresentanti dei paesi più poveri alla conferenza. "Consapevoli che il futuro e il destino del mondo dipendono dall'acqua abbiamo proposto", ha detto ancora la capo diplomazia slovena, "l'istituzione di conferenze intergovernative periodiche sul tema". A New York Tanja Fajon è intervenuta anche ad una riunione del Consiglio di Sicurezza riguardante la protezione dei civili, con particolare riferimento alla difesa dell'approvvigionamento idrico e delle relative infrastrutture in caso di conflitti armati. "Purtroppo, siamo testimoni", così Tanja Fajon, "che infrastrutture idriche e igienico-sanitarie vengono utilizzate come arma e obiettivo strategico nei conflitti, nonostante il diritto internazionale vieti la distruzione di strutture strettamente necessarie per la vita della popolazione civile".
Delio Dessardo