Senad Jušič alto funzionario presso l’amministrazione generale della polizia e in passato già braccio destro del responsabile della Criminalpol capodistriana andrà a sostituire, su decisone del governo, il capo ad interim della polizia Boštjan Lindav. Questa indiscrezione circolava da tempo. Lindav è stato nominato a capo della polizia in seguito alle dimissioni di Tatjana Bobnar, aveva recentemente presentato un rapporto nel quale evidenziava che le pressioni politiche sull’operato della polizia si fanno sentire con le pressioni sulle politiche dei quadri da attuare e sui licenziamenti. Il premier Golob aveva respinto queste accuse. Come ha spiegato il Ministro Poklukar “da domani la nuova squadra inizierà a essere operativa”. “Jušić e dipendete della polizia dal 1991, il mio desiderio è stato di avere a capo della polizia una persona che ha fatto carriera nella Polizia e che conosce l’ambiente e sono sicuro che svolgerà egregiamente il suo lavoro”. “Intervenuta a margine della riunione pure la Ministra della cultura Asta Vrečko, la quale ha spiegato per quanto riguarda l’Rtv di Slovenia che “in base alla nuova legge è stato costituito il Consiglio dell’RTV di Slovenia con la nomina dei consiglieri, ma in base alla sospensione temporanea della legge, secondo quanto è stato pubblicato dalla Corte Costituzionale, il consiglio non potrà essere operativo”. La Ministra ha poi spiegato che è pure terminato mandato del consiglio di sorveglianza e di programma. In questo momento però all’ente pubblico radio televisivo non vi sarebbe alcun organo operativo “noi rispettiamo la decisone della Corte costituzionale, ma secondo la nostra interpretazione il Consiglio è stato costituito, ma la sospensione temporanea della normativa non sappiamo come potrebbe iniziare a lavorare”. “La situazione non è assolutamente buona” ha detto la Ministra dicendo che lo sciopero sta proseguendo e i dipendenti non hanno le condizioni per poter lavorare. Speriamo che la Corte costituzionale decida il prima possibile sulla legge Rtv, ha detto la Vrečko dicendo di sostenere i dipendenti RTV.
Dionizij Botter