Come spiegato dalla Ministra della Giustizia, Dominika Švarc Pipan, il processo di restituzione delle multe e dei costi procedurali sarà condotto d'ufficio e i fondi saranno forniti dal bilancio dello Stato. In fase di preparazione una legge apposita che sarà pronta entro la fine di gennaio, forse anche prima, in modo da garantire le basi giuridiche per il rimborso delle multe, delle spese procedurali e di quelle per la riscossione coattiva in relazione alle procedure di infrazione avviate dal precedente governo durante l'epidemia, sulla base di motivi poi giudicati non legali o incostituzionali. Anche le procedure ancora in corso saranno sospese. Come detto il processo di restituzione delle multe e delle spese procedurali sarà condotto d'ufficio, cioè automaticamente, senza che i singoli soggetti coinvolti debbano provvedere da soli. L'obiettivo del governo è quello di rendere l'intero processo quanto più semplice e centralizzato in modo che le persone interessate ottengano automaticamente il calcolo contro il quale potranno eventualmente ricorrere. Sarà automatizzato anche il pagamento il che, ha spiegato ancora la ministra, sarà simile al calcolo e al rimborso degli anticipi dell'imposta sul reddito versati in eccesso. Attraverso le procedure di infrazione sono state comminate sanzioni per poco più di cinque milioni di euro; finora volontariamente sono stati pagati circa 1,7 milioni di euro; si stima che sarà più o meno questa la somma che andrà complessivamente restituita; circa il 30 percento di tutte le multe emesse, cui vanno aggiunti i costi delle procedure stesse. Il resto sono importi ancora in fase procedurale per le riscossioni coattive. Con l'applicazione dell'apposita legge in fase di preparazione, si avrà la base giuridica per sospendere anche tutte queste procedure.
Delio Dessardo