In risposta alle linee guida sulla prevista imposta sugli immobili residenziali presentata dal governo la scorsa settimana, l'Associazione dei Comuni ha espresso contrarietà alla destinazione dei proventi di questa tassa al bilancio statale. L'Associazione sostiene che i proventi delle tasse sugli immobili devono essere destinati ai bilanci comunali, con particolare riferimento al comune in cui si trova l'immobile. Nella proposta inviata al Ministero delle Finanze, l'Associazione ha ricordato che la Corte costituzionale, nel marzo 2014, ha stabilito che l'imposta sugli immobili è di natura comunale e che la maggior parte dei relativi proventi dovrebbe spettare ai comuni. L'Associazione ha quindi chiesto al Ministero di tenere conto di questa interpretazione e di modificare le linee guida fiscali in conformità con tali principi. Le attuali linee guida governative prevedono l'abolizione dell'imposta patrimoniale destinata ai bilanci comunali, senza introdurre misure compensative. Secondo l'Associazione, questa decisione è inaccettabile, poiché priva i comuni di una fonte fondamentale di entrate senza prevedere alcuna forma di redistribuzione o sostituzione. L'Associazione sottolinea che le imposte sugli immobili sono cruciali per il sostegno dello sviluppo locale e per promuovere la decentralizzazione amministrativa. I bilanci comunali, già in difficoltà, subirebbero un ulteriore deterioramento in caso di ulteriori riduzioni delle entrate. Qualora il Ministero non intervenisse per modificare le linee guida, l'Associazione valuterà la possibilità di ricorrere alla Corte costituzionale contro la proposta di legge. Inoltre, l'Associazione critica la destinazione impropria dei proventi derivanti dalla tassa sugli immobili, utilizzati per ridurre il carico lavorativo e l’aumento dei salari nel settore pubblico. Nel secondo pacchetto fiscale recentemente discusso, il governo ha proposto una nuova aliquota fiscale dell'1,45% sul valore di mercato degli immobili residenziali di proprietà di chi possiede due o più abitazioni. Secondo il primo ministro Robert Golob, l'obiettivo di questa nuova imposta è migliorare l'accessibilità abitativa: "È chiaro che il primo immobile non sarà soggetto a tassazione, mentre gli altri saranno tassati con un unico obiettivo: incentivare l'uso degli immobili non come investimenti, ma come unità abitative" - ha dichiarato il premier.
Corrado Cimador