Riguarda i contribuenti, poco meno di un milione, che hanno ricevuto ad inizio aprile il formulario precompilato dall'amministrazione finanziaria. Spetta ai contribuenti stessi verificare se i dati sono esatti oppure se vi sono degli errori. A quanti hanno versato contributi superiori al dovuto verrà restituito l'importo in eccesso, viceversa i contribuenti che durante il 2022 hanno pagato meno del dovuto dovranno saldare la quota mancante. Se il contribuente non presenta ricorso, nonostante il calcolo relativo all'imponibile contenga dei dati errati, commette un'infrazione per la quale è prevista una multa da 250 a 400 euro. Il ricorso può essere inoltrato in forma elettronica attraverso il sistema eDavki, di persona o per posta presso l'ufficio finanziario competente. E' possibile, inoltre, far valere il diritto di detrazione dell'Irpef per i familiari a carico, se non ancora fatto. I contribuenti che non hanno riscontrato errori nel calcolo informativo non devono fare nulla, in quanto entro 30 giorni dalla spedizione diventa automaticamente esecutivo.
Il primo pacchetto conteneva oltre 961 mila calcoli informativi dell'imposta sul reddito delle persone fisiche per il 2022. I contribuenti che hanno pagato troppe imposte sul reddito durante l'anno scorso sono poco più di 543 mila, l'amministrazione finanziaria restituirà loro gli importi pagati in eccesso entro il 31 maggio. Il totale è di 93,9 milioni di euro, l'importo medio del rimborso è di 173 euro. Sono invece poco più di 66.600 i contribuenti che dovranno saldare l'imposta non completamente pagata, complessivamente 29,5 milioni, in media 443 euro a persona. Avranno tempo fino al 2 giugno. Il secondo pacchetto di formulari precompilati con i calcoli informativi verrà inviato a fine maggio. Chi non dovesse ricevere niente dovrà provvedere personalmente ad inviare all'amministrazione finanziaria il formulario, al più tardi entro il 31 luglio.
Delio Dessardo