Per quanto riguarda i comuni della fascia costiera; ben 38 i contagi a Capodistria, 8 a Isola, 4 a Pirano, 3 ad Ancarano. Da questo venerdì, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, anche la regione statistica costiero carsica è zona rossa. La decisione, lo ricordiamo, è stata presa dal governo dopo che è stata superata la soglia di sicurezza dei 140 contagi ogni 100 mila abitanti. Scattati quindi provvedimenti restrittivi, come l'obbligo delle mascherine protettive anche all'aperto, chiusura di locali pubblici e dei centri fitness. E con sabato in vigore in Slovenia ulteriori rigide restrizioni, in pratica un lockdown come a primavera. Riassumendo quanto già annunciato giovedì dal premier Janša, il ministro per le attività produttive, Zdravko Počivalšek ha ricordato la chiusura degli alberghi, nei quali già a breve potrebbero venir ospitate persone colpite dalla malattia, ma con sintomi più lievi. In corso consultazioni, si tratta di diverse centinaia di posti letto. Chiusi ristoranti, casinò, centri benessere, saloni parrucchiera e di bellezza, piscine, cinema, centri culturali, autolavaggio e simili. Le eccezioni riguardano negozi che offrono in prevalenza generi alimentari, farmacie, rivendite specializzate con accessori ortopedici, mercati ortofrutticoli, negozi per l'orticoltura e l'agricoltura, servizi di assistenza per motoveicoli e bici, nonché' negozi con materiale per l'edilizia e per la manutenzione delle abitazioni. Restrizioni sono previste anche al servizio di trasporto pubblico, il quale sarà operativo ad un terzo delle capacità. Come detto scattano misure simili a quelle in vigore durante il primo lockdown; dureranno una settimana e prevedono lo stop delle attività considerate non urgenti. L'esecutivo valuterà quindi settimanalmente in base al quadro epidemiologico se prorogarle, irrigidirle o allentarle. Non viene escluso il divieto di spostamento tra i comuni, come in primavera. Si ipotizza inoltre la possibilità di un test di massa della popolazione. Il governo si e' appellato più volte al senso di responsabilità dei cittadini, invitandoli a rispettare le misure di prevenzione. Ma, come abbiamo potuto constatare, l'utilizzo della mascherina nei centri nevralgici delle città costiere, inserite come detto nella lista rossa, sembra un optional. Molte le persone che indossano, il reggi mento, se mi permettete questo neologismo, per indicare l'utilizzo della mascherina di protezione per la copertura del mento invece delle vie respiratorie.
Dionizij Botter