Italiano e sloveno hanno, nell'impiego delle maiuscole, consuetudini un po' diverse. L'italiano in generale ne fa un uso più abbondante, lo sloveno è più parco. E anche nei nomi di città e di centri abitati composti da due parole non fuse graficamente tra di loro (pensate a Novi Ligure o a Aci Castello o a San Donato Milanese) l'ortografia slovena in vari casi vuole la maiuscola solo col primo elemento, come in Novo mesto, Opatje selo e Stari trg, ma Škofja Loka richiede entrambe le iniziali scritte in maiuscolo. Presto però le cose potrebbero cambiare, perché l'Accademia slovena delle scienze e delle arti ha allo studio una riforma ortografica che si annuncia foriera di novità proprio nella grafia dei nomi geografici, con un'estensione dell'uso della maiuscola in composti del tipo Novo mesto: dove l'attuale impiego della minuscola ha una sua logica, perché "mesto", ossia 'città', è nome comune. Quindi si continuerebbero a scrivere con la minuscola solo le eventuali preposizioni che concorrono a costituire il nome proprio di una località, tipo Most na Soči, proprio come si scrivono in italiano Lastra a Signa o Pieve di Cadore. L'obiettivo dichiarato dei linguisti sloveni è molto semplice: uniformare l'uso ed eliminare le eccezioni, sempre fonte di dubbi, facilitando il compito di chi scrive.
Ornella Rossetto