La Corte deve decidere sulla legittimità costituzionale del decreto che limita gli spostamenti al solo comune di residenza e il divieto di assembramento nei luoghi pubblici. Tre le richieste di verifica costituzionale pervenute all'alta corte dall'entrata in vigore, lo scorso 29 marzo, di questo specifico provvedimento, ma non sono le uniche. Infatti da quanto è stata proclamata l'epidemia di coronavirus la corte costituzionale ha ricevuto altre 6/7 richieste di verifica per altri i provvedimenti adottati dal Governo per contrastare il virus.
I giudici del Tribunale intendono esaminare, da remoto in videoconferenza, solo una delle tre richieste. La Corte ha mantenuto il riserbo più assoluto sul nome promotori dell'iniziativa che restano anonimi. Per il Governo la richiesta di verifica costituzionale del decreto è priva di fondamento e pertando propone alla Corte di rigettarla. Le misure sono state adottate con il solo fine di preservare la salute e la sicurezza dei cittadini, di tutelare i gruppi più vulnerabili, speiga l'esecutivo, con l'intento di arginare quanto più possibile il contagio e la trasmissione del virus. Il distanziamento sociale resta l'arma più importante ed efficace per bloccare la diffusione del Covid 19. (ld)