1302 i nuovi contagi a fronte di quasi 5mila 600 test del tamponi processati, la quota dei testati positivi è del 23%, la più bassa degli ultimi giorni. La curva dei contagi continua a rallentare, ma ancora troppo lentamente, ha detto il portavoce del Governo Jelko Kacin. Il virus è praticamente presente ovunque, la situazione continua ad essere preoccupante nelle case di riposo. Nella giornata di ieri positivi 174 ospiti delle residenze per anziani e 52 operatori. Nella maggior parte dei casi, ancora Kacin, il virus viene introdotto in queste strutture, già fragili e vulnerabili dove la quota dei decessi è anche più alta, da un dipendente o da un paziente dimesso dall'ospedale asintomatici.
1299 gli ospedalizzati, 204 in terapia intesiva, ben 59 i decessi riconducibili al covid, che porta il totale delle vittime a 1156. All'ospedale generale di Isola sono 44 le persone ricoverate, 6 in terapia intesiva, 5 hanno bisogno del respiratore, un degente è morto.
La coorinatrice della Protezione civile per i centi sociali del Litorale Gabrijela Valenčič ha evidenziato che solo 3 su 11 centri assistenziali della nostra regione sono covid free e che al momento il problema più gravoso da gestre è proprio la carenza di personale specializzato anche tenendo conto dell'alto numero di medici, infermieri e operatori delle case di riposo attualmente positivi. Per frenare la diffusione del virus nelle residenze per anziani, ha aggiunto Valenčič, sarebbe necessario quanto prima introdurre i test rapidi a tappeto per tutto il personale. Il capo della Protezione civile Srečko Šestan ha evidenziato l'impegno quotidiano di tutti gli appartenenti alla protezione civile, Croce rossa, vigili del fuoco, volontari nel coordinamento degli interventi necessari a fronteggiare l'emergenza sul territorio, dall'allestimento delle zone rosse nelle case di riposo, dal trasferimento dei pazienti, alla gestione dei dispositivi di protezione. Quotidianamente, ha detto Šestan, sono impegnate sul territorio dalle 1400 alle 1600 persone. (ld)