Ad oggi sono 12 i casi di coronavirus conclamati nella regione costiero carsica. I dati dell'Istituto nazionale per la salute pubblica parlano di 4 casi a Isola, 3 a Capodistria e Pirano e zero a Ancarano. "Nel comune di Ancarano stiamo seguendo alla lettera le direttive del Governo - ci dice la vicesindaca Barbara Švagelj - già sabato 14 marzo dopo il decreto di chiusura delle scuole, abbiamo chiuso subito tutti i parchi giochi e i campi sportivi e succesivamente anche altri spazi pubblici nei quali avrebbe potuto radunarsi un numero maggiore di persone. Abbiamo istituito subito un servizio di assistenza per gli anziani, che sono il gruppo più vulnerabile, per la consegna a domicilio di viveri, medicine che adesso stiamo garantendo in collaborazione con la Casa del pensionato di Capodistria, ma abbiamo anche una folta schiera di volontari che possono inziare a lavorare se si presenta il bisogno anche subito. Abbiamo in riserva anche la possibilità di organizzare il servizio di sorveglianza a domicilio per i bambini dei genitori che lavorano in settore chiave in questo periodo di emergenza, come nella sanità.
Ad Ancarano, quindi, tutti rispettano le misure messe in atto per contrastare la diffusione del virus?
"In un primo momento erano increduli, come credo tutti gli altri cittadini della Slovenia. Con il passare dei giorni si sono adeguati, adesso sono molto disciplinati e stanno a casa."
State pensando anche voi, sulla scia del comune di Capodistria, di varare un pacchetto di misure economiche per aiutare professionisti e piccole imprese colpito dall'emergenza?
"Si, si, sicuramente anche noi ci stiamo pensando. Già lo scorso finesettimana abbiamo cominciato a lavorare su queste misure. Dobbiamo avere forse qualche dato in più, qualche previsione più certa su come si evolverà la situazione nei prossimi mesi, per capire come muoverci, ma prepareremo senza dubbio una serie di provvedimenti per aiutare la popolazione ma anche gli imprenditori."
Ancarano confina con il comune di Muggia che ospita una delle strutture per quarantene da coronavirus in Italia. Al momento, dice la Švagelj, sarebbero 4 le persone che si trovano nell'ex base logistica di Lazzaretto. Ci sono stati contatti con Muggia?
"Non abbiamo avuto nessun contatto con il comune di Muggia. A Lazzaretto c'è il divieto di passaggio del confine. Non abbiamo nessun timore o paura. Lo abbiamo detto già all'inizio che dove c'è uno stabilimento, una quarantena o un ospedale ci sono anche misure di precauzione maggiori, e maggiori controlli." (ld)