Foto: Zajem zaslona
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In diversi comuni della Bassa Carniola dove vive la comunità rom, tra cui Ribnica, Kočevje, Škocjan in Šentjernej, la polizia da inizio luglio ha intesificato la propria presenza sul territorio e qualora necessario verrà rafforzata ulteriormente ha detto il direttore generale della polizia slovena Senad Jušić. Nonostante l'aumento dei reati la situazione è sotto controllo, ha continuato sottolineando che per una buona collaborazione è fondamentale l'inclusione dei rom e un dialogo costruttivo tra le parti. A tal fine, la polizia, da almeno un decennio sotto organico, ha iniziato ad assumere anche agenti di polizia rom, attualmente ne sono impiegati quattro, che danno un grande contributo alla risoluzione del problema, ha detto il direttore. Le persone che commettono reato hanno un nome e cognome e vengono perseguiti a prescindere dall'appartenenza nazionale, tutti sono uguali davanti alla legge, ancora Jušič.

Secondo Tomislav Omejec, direttore dell'Amministrazione della Polizia di Lubiana, nei primi otto mesi di quest'anno, rispetto allo stesso periodo dello scorso, nel distretto della stazione di polizia di Kočevje, i reati sono aumentati del 10%, mentre in quello di Ribnica del 30%. Sono state intesificate le attività anche con l'impegno di unità cinofile, agenti a cavallo e pattuglie stradali, per prevenire comportamenti illegali e violenti e per migliorare il senso di sicurezza delle persone. La popolazione locale è stata invitata a collaborare avvertendo immediatamente le forze dell'ordine nel caso di comportamenti sospetti da parte dei cittadini.

Il direttore del dipartimento di Novo Mesto Igor Juršič ha osservato che molti reati sono commessi da minorenni e questi vengono poi affidati ai servizi sociali. Nel comune di Novo Mesto ci sono 5 insediamenti rom, solo in questa settimana ha detto sono stati eseguite sei perquisizioni domiciliari dove sono state rinvenute armi da fuoco e oggetti riconducibili a vari reati. (ld)