Sicuramente una particolarità, quella della festa della riforma protestante in Slovenia che celebra la rapida divulgazione delle idee messe bene in vista nel lontano 1517 dal monaco agostiniano Martin Lutero e affisse sulla porta della chiesa di Wittenberg che di fatto hanno dato il via alla diffusione del movimento protestante in Slovenia. Questo ha preso piede con i libri di testo e la progressiva alfabetizzazione della popolazione, la figura chiave di questa rivoluzione culturale all’epoca fu Primož Trubar, sacerdote cattolico che si avvicino al luteranesimo grazie al vescovo di Trieste, Pietro Bonomo e trasse grande ispirazione dall’incontro in Germania con il vescovo di Capodistria, Pier Paolo Vergerio il giovane; Trubar pubblico i primi due libri stampati in lingua slovena il “Catcechismo” e l ”Abecedeario”, due opere miliari prive di fronzoli, mirate alla gente comune, dove non cera spazio per le metafore o metonimie, ma erano due libri rivolto soprattutto al popolo, scritti in uno sloveno “standard lubianese” ma con molte peculiarità dialettali. Trubar, autore di 25 libri, viene considerato il padre della letteratura slovena. Gli altri padri della lingua slovena, ognuno con i propri meriti, sono considerati anche Jurij Dalmatin e Adam Bohorič, questi stabilì le regole della grammatica slovena; i testi prodotti in quel periodo ebbero un impatto significativo sulla coscienza popolare e sul processo di costruzione di un’identità. I riformisti “osarono” addirittura spingersi oltre introducendo lo sloveno nei riti liturgici, a scapito del latino. Ma perché il movimento religioso, il maggiore sorto all’interno del cristianesimo che osò sfidare teologicamente e politicamente la Chiesa cattolica e l’autorità papale non divenne dominante in Slovenia? Il pastore Aleksander Erniša ci ha spiegato che la controriforma e' stat molto efficace in Slovenia.
"Citando il protestantesimo nello spazio sloveno, questo si diffuse molto rapidamente, soprattutto nelle città maggiori come Lubiana, Kranj e Radovljica. In tutte queste città importanti si manifestò una forte Controriforma da parte della Chiesa cattolica. In seguito, ci fu una negazione del protestantesimo poiché gli Asburgo erano favorevoli alla Chiesa cattolica, il che rese la Controriforma ancora più efficace e potente. Primož Trubar utilizzò il termine 'cari Sloveni' e per la prima volta apparve anche l'espressione Sloveni. Quindi fu proprio il protestantesimo e Primož Trubar a darci un nome e a scriverlo per la prima volta. La Riforma del XVI secolo ha certamente una sua importanza religiosa, politica, culturale e, infine, anche economica. Nei Paesi in cui è presente il protestantesimo, le persone sono più propense a una certa responsabilità personale verso ciò che è statale. La responsabilità personale è più marcata. Il protestantesimo ci ricorda ancora oggi l'importanza della responsabilità individuale e ci conferma che ogni vita è sacra e che ogni lavoro può essere un servizio divino, se lo facciamo con il cuore e per gli altri."
Dionizij Botter