Foto: MOPE
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L'Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili, che riunisce 170 paesi e l'Unione europea, si configura come un attore chiave nel definire la visione globale per un futuro energetico sostenibile. All'evento hanno preso parte 1.400 delegati in presenza, mentre altri 2.000 partecipano virtualmente. Lo ha reso noto il Ministero per l'Ambiente, il clima e l'energia sloveno, precisando che la Slovenia, con un chiaro impegno nel raggiungere la neutralità climatica e la transizione energetica, si sta assumendo la responsabilità di unire i paesi in una visione comune del futuro, che si basa sull’equità, l’accessibilità e l'energia pulita per tutti. In questo modo assume anche un ruolo chiave nel formare soluzioni a livello globale per la transizione energetica ed un futuro sostenibile, ha affermato ancora il Ministero. Il ministro competente, Bojan Kumer, ha intanto detto che il paese, con la presidenza dell'assemblea dell'Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili, "ha un’opportunità unica di diventare un portavoce globale nel settore".
Grazie a questo compito importante, la Slovenia sta anche facendo da esempio a tutta la comunità internazionale, ha sottolineato ancora il Ministero per l'Ambiente, il clima e l'energia. Insieme ad altri paesi partner, si impegnerà per l’accelerazione della transizione energetica ed la riduzione delle emissioni dei gas serra, in conformità con gli obiettivi globali sullo sviluppo sostenibile.
"La Slovenia, come presidente dell'assemblea dell'Irena dimostrerà che un piccolo paese può essere un grande leader nel settore della lotta globale contro i cambiamenti climatici", ha scritto il Ministero in una nota. "Si tratta di un’opportunità unica nel suo genere", si legge ancora nel documento, "che conferma il ruolo chiave del paese nell'affrontare le sfide globali in materia di energia e clima e rafforza la sua reputazione internazionale".