Con l'intelligenza artificiale è più facile creare contenuti plausibili che interferiscono con la democrazia, ma per evitare di cadere negli equivoci bisogna sempre attenersi alla realtà dei fatti. Secondo Jerneja Jug Jerše, capo della rappresentanza della Commissione europea in Slovenia, è questa la chiave per destreggiarsi fra le ormai ben note "fake news" che minano la credibilità delle nostre democrazie e delle nostre istituzioni. Alla conferenza di Maribor dei giorni scorsi è intervenuto anche il rettore dell'università, Zdravko Kačič, il quale ha giustamente ricordato che la diffusione pianificata di informazioni false non è un fenomeno nuovo. La vera novità, ha detto Kačič, risiede nella rapida diffusione di queste notizie false che, con lo sviluppo della tecnologia, degli strumenti online e dei social network, ha conosciuto una vera e propria esplosione. Perché diritto alla libertà di espressione non significa, allo stesso tempo, diritto alla diffusione di fake news. Che al contrario, ha detto ancora il rettore, dovrebbero essere trattate come abuso della libertà di espressione, inammissibile e inaccettabile nella società moderna. Come ha fatto notare la giornalista di Pop TV Alenka Marovt si tratta di una questione semplice sul piano teorico che però, dal lato pratico, si scontra con la realtà. Molto spesso, infatti, le notizie false sono convincenti perché sono semplici, emozionano e proprio per questo diventano virali, superando le smentite. Anche perché contribuiscono a distogliere l'attenzione dai problemi reali, con l'inevitabile conseguenza di polarizzare il dialogo sociale, così come quello politico. Secondo Marovt anche i giornalisti e i media che verificano i fatti svolgono un ruolo importante, perché la diffusione delle "fake news" influisce sul benessere delle persone, con il rischio di generare odio e apatia nelle persone che, nel dubbio, evitano di partecipare ai processi democratici. All'evento era prevista anche la partecipazione della presidente Pirc Musar, che a causa di imprevisti non è riuscita a presenziare.
Valerio Fabbri