Secondo il sindacato sloveno dei medici e odontoiatri Fides, il governo sta ancora formando un gruppo per negoziare le richieste dei medici a più di 20 giorni giorni dall'annuncio dello sciopero, il che "la dice lunga sull'efficacia e sulla volontà del governo di risolvere la situazione nel settore sanitario".
"Il mancato avvio delle trattative da parte del governo costituisce una violazione dell'articolo 4 della legge sullo sciopero, secondo il quale le parti sono obbligate a collaborare dal giorno dell'annuncio dell'agitazione a trovare una soluzione amichevole alle rivendicazioni", precisano dal sindacato. Il Fides aggiunge che "le richieste di sciopero sono risolvibili in quanto contengono solo la realizzazione di ciò che il governo ha confermato con i due accordi firmati più di un anno fa e che sarebbero dovuti essere in vigore all'inizio di quest'anno".
Il sindacato annuncia che la prima parte dello sciopero, sotto forma di un'interruzione del lavoro con un processo lavorativo minimo indispensabile, inizierà martedì 9 gennaio dalle 7 alle 21. La seconda parte dello sciopero inizierà lunedì 15 gennaio e durerà fino a quando il Comitato Generale del sindacato non deciderà di porre fine allo sciopero o non verrà raggiunto un accordo.
Tra le ragioni addotte dal sindacato per lo sciopero vi sono in primo luogo il ritardo nella riforma salariale e il continuo aumento dei compiti e dei carichi di lavoro per la categoria. Il sindacato segnala inoltre le misure forzate dalla legge sull'intervento sanitario adottata a dicembre, nonché la chiusura di reparti e cliniche a causa della carenza di personale medico e ausiliario. (A.B.)
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