Il gruppo consultivo di esperti per il Covid 19 presso l'Istituto nazionale di salute pubblica propone, in caso di notevole peggioramento del quadro epidemiologico ad autunno in Slovenia, di introdurre nei comparti educazione e istruzione l'obbligo del test fai da te, da effettuare a casa. In base alla proposta i kit per i test sarebbero disponibili nelle farmacie, a prescindere dalla gravità della situazione epidemiologica, esibendo la tessera sanitaria. Previsti comunque due scenari: il primo sarebbe meno rigido, a partire dall'inizio dell'anno scolastico, con i test raccomandati a soggetti con sintomi del virus o venuti a contatto con persone infette. In pratica una situazione in cui prevale una variante di coronavirus che si propaga molto rapidamente in tutti i gruppi della popolazione, ma che nella maggior parte dei casi non provoca un decorso grave della malattia, tale da richiedere il ricovero in ospedale. Il secondo invece prevederebbe il test raccomandato per tutti, sempre nei comparti educazione e istruzione, da effettuare obbligatoriamente almeno una volta alla settimana. La misura scatterebbe nel caso di una percentuale talmente alta di decorso grave della malattia, da oberare eccessivamente il sistema sanitario in assenza di interventi aggiuntivi. Non viene comunque ancora specificato se la proposta riguarda soltanto i bambini o anche tutto il personale nei comparti educazione e istruzione.
Intanto, a causa degli elevati costi per le indennità malattia che spettano alle persone in isolamento causa Covid, l'istituto nazionale per l'assicurazione sanitaria ha proposto l'abolizione della quarantena obbligatoria per i contagiati. Il gruppo di lavoro per il trattamento clinico operante all'interno dell'Istituto nazionale di salute pubblica ha bocciato l'iniziativa in quanto l'isolamento contribuisce in maniera efficace a ridurre la diffusione dell'epidemia. Contrario anche il Ministro della Salute Danijel Bešič Loredan.
Delio Dessardo