L'anno scorso, la polizia slovena ha registrato e preso in esame 32.042 attraversamenti illegali del confine nazionale, più del triplo rispetto all'anno precedente, quando erano stati complessivamente 10.198. Secondo le statistiche, a dicembre sono tornati al primo posto per numero di passaggi allegati i migranti dall'Afghanistan; restano ai vertici anche cittadini del Burundi e dell'India. La maggiore pressione per quanto riguarda gli attraversamenti illegali delle frontiere ha riguardato l'area gestita dalla direzione di polizia di Capodistria, con il 55 per cento del numero totale dei casi, più di tre volte superiore rispetto all'anno precedente. Poco meno del 30 percento dei casi invece nell'area controllata dalla direzione di polizia di Novo Mesto. Nel 2022 crescita esponenziale delle richieste di protezione internazionale, con un balzo addirittura superiore al 450 percento, quasi 31.500, nel 2021 erano state 5.650. Tra i migranti, come detto, al primo posto quelli provenienti dall'Afganistan, tornati in vetta a fine anno, dopo che per un paio di mesi erano stati superati da cittadini del Burundi; proprio da questo paese nel 2022 sono stati registrati arrivi di massa per via aerea in quanto, come quelli da India e Cuba, potevano entrare legalmente in Serbia da dove proseguivano poi il viaggio verso i paesi dell'Europa occidentale. In ottobre Belgrado ha revocato il regime di ingresso senza l'obbligo del visto per i cittadini del Burundi, quest'anno anche per quelli dell'India, lo scorso anno al terzo posto per numero di arrivi. Da rilevare che negli ultimi mesi la Slovenia registra un crescente numero di migranti clandestini dalla Russia, con ogni probabilità persone che cercano di evitare l'arruolamento forzato per la guerra in Ucraina. A proposito di Ucraina, nel 2022 su quasi 7.600 richieste di protezione temporanea, quasi tutte hanno riguardato cittadini di questo paese.
Delio Dessardo