La seduta plenaria rappresenta la sede in cui le deputate e i deputati europei partecipano al processo decisionale comunitario. Nel fitto calendario della prossima settimana a Strasburgo, l’ex premier italiano Mario Draghi presenterà il suo rapporto sulla competitività, già anticipato nei giorni scorsi ai media. Non è ancora chiaro se la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, presenterà già martedì la sua squadra di governo, al cui appello manca ancora l’ufficialità del nome scelto da Lubiana. Marta Kos, infatti, è stata indicata da Golob, ma per formalizzare il nome serve un passaggio nella commissione parlamentare competente, che l’opposizione tarda a calendarizzare. Ai nostri microfoni l’eurodeputato Nemec spiega così la situazione: “Abbiamo la sensazione che Janez Janša usi questa situazione complicata per ottenere punti politici, a Lubiana come a Bruxelles. L’opposizione potrebbe convocare la commissione parlamentare competente subito, aprire le questioni a riguardo nella commissione, e non problematizzare anche altrove la situazione. L’ultima data utile per la convocazione della commissione è il 24 settembre, quindi c’è ancora un po’ di margine, Però sembrerebbe che questa situazione giochi a favore anche della presidente Ursula von der Leyen, perché ha tantissimi problemi altrove.” Le nuvole sulla candidatura di Kos continuano ad addensarsi, e l’eurodeputato Tonin non solo ha detto, come prevedibile, che non voterà la fiducia, ma ha aggiunto che, nelle dinamiche di voto dell’Europarlamento, manca un commissario in quota Socialisti europei per permettere a von der Leyen di trovare il punto di caduta e quindi una fiducia solida. Sul nome indicato da Golob Nemec si è espresso così: “Marta Kos è una candidata competente, con ampia esperienza nel settore diplomatico, e per quanto mi riguarda le darò il mio voto. Penso però che la priorità della Slovenia sia di identificare quale commissione avrà Marta Kos, quindi come Socialdemocratici vorremmo che anche il presidente del Consiglio si metta d’accordo con Ursula von der Leyen a riguardo.”
Valerio Fabbri