Su 500 test di positività al Covid 19 effettuati ieri non vi è stato alcun nuovo contagio in Slovenia. Due invece le vittime. Il bilancio complessivo die morti sale così a 95. Le persone che in questo momento necessitano assistenza ospedaliera sono 59, due in meno rispetto a sabato, mentre quelli ricoverati in terapia intensiva sono 21. Il numero complessivo dei test effettuati è di 55 mila 520.Ma a tener ancora banco è la polemica sugli approvvigionamenti di materiale sanitario, i cui costi sarebbero eccessivi e la qualità dubbia. L'inchiesta televisiva condotta da una redazione della RTV di Slovenia, che ha dato voce alle accuse che arrivano da uno degli addetti agli acquisti.
Dopo che il premier Janez Janša aveva ribadito via twitter di avere piena fiducia nell'operato del ministro dell'economia Zdravko Počivalšek, il cui nome è emerso proprio nella trasmissione, aveva inoltre annunciato che il rapporto ordinato dal governo sull'approvvigionamento del materiale protettivo sarà sui banchi parlamentari la prossima settimana. Il ministro dell'economia Počivalšek a riguardo ha detto di essersi rivolto al ministero della salute per un parere sulla necessità o meno per la sanità slovena di utilizzare i ventilatori polmonari già consegnati dall'azienda in questione, oppure di provvedere alla loro restituzione. Počivalšek ha inoltre definito un linciaggio le critiche relative alla regolarità delle forniture di ventilatori polmonari. Ricorderemo che proprio in merito ai ventilatori polmonari ordinati presso la Geneplanet erano sorti dubbi sulla loro adeguatezza per la respirazione artificiale di pazienti colpiti dal Covid 19. Dubbi espressi da uno dei tre componenti del team di esperti del ramo medico incaricati di valutare la scelta dei fornitori di queste apparecchiature e che dopo le sue dichiarazioni ha ricevuto minacce tramite i social. Sulla vicenda sta indagando la polizia. Nel quadro del graduale allentamento delle misure prese per contrastare la diffusione del virus a partire da lunedì riprenderanno numerosi servizi con i dovuti accorgimenti. Riapriranno i locai muniti di terrazzo esterno, i negozi che dispongono di una superfice di 400 metri quadri, ad eccezione dei centri commerciali; apriranno le porte anche i negozi di animali, parrucchieri e i saloni cosmetici, aperti pure sartorie, calzolai, orologiai, oreficerie, fotografi, e foto copisterie. Ieri sera il Ministro dell’istruzione Simona Kustec ha intanto confermato che il governo ha dato luce verde alla
riapertura delle scuole, e comunque non per tutti, dal 18 maggio.
A riaprire saranno le scuole materne, torneranno sui banchi gli alunni del primo triennio delle elementari. Alle superiori rientreranno gli studenti delle classi terminali, quelli che si preparano ad affrontare gli esami di maturità. In un momento successivo toccherà ai ragazzi di nona, l'ultimo anno dell'obbligo. Per tutti gli altri lo studio proseguirà a distanza fino alla fine dell'anno scolastico.
Dionizij Botter