Il presidente sloveno Borut Pahor ha concluso il primo round di consultazioni con i capigruppo parlamentari per capire come uscire dalla crisi di governo. Il Capo dello Stato non ha ancora deciso se dare l’opportunità di formare un nuovo esecutivo, oppure se convocare elezioni anticipate. Gli stessi partiti sono ancora molto divisi sull'opzione da scegliere. Sarà pertanto necessario un secondo giro di consultazioni. Pahor, ai sensi di legge, ha tempo per decidere fino al 28 febbraio. E intanto oggi il leader dell'SDS, Janša incontrerà i rappresentanti di Partito del Centro Moderno, Nuova Slovenia e Desus per discutere della possibilità di dare vita ad una nuova coalizione. Janša ha trasmesso l'invito a tutti i partiti, in tre hanno accettato. Sono i tre partiti che hanno accettato l'invito di Janša. Tre anche le forze politiche che hanno risposto all'iniziativa di Alenka Bratušek di un governo traghettatore, chiamato ad approvare la miniriforma elettorale ed altri progetti urgenti: Socialdemocratici, Desus e Nuova Slovenia. Intanto, lettera minatoria alla leader del Desus, Aleksandra Pivec; le sono state rivolte minacce nel caso accettasse di negoziare una possibile coalizione con Janša.
Dionizij Botter