L'esercito sloveno ha sviluppato e si appresta a introdurre una gamma variegata di nuovi indumenti e attrezzature militari, dalla biancheria intima, a magliette e polo traspiranti, giacche, pantaloni, giubbotti, nonché nuove attrezzature, tra cui sacchi a pelo e zaini. Tutta l'attrezzatura avrà anche una nuova livrea mimetica. L'abbigliamento è progettato con materiali tecnologici e soluzioni innovative per affrontare situazioni specifiche, come le condizioni atmosferiche di ogni genere. Sono quattro volte più resistenti all'usura, si asciugano in tempi ridotti e sono più leggeri del 25% rispetto ai tradizionali capi in cotone. Sono il frutto della sinergia in atto dal 2015 tra forze armate slovene e industria locale che ha introdotto tutta la sua esperienza nella selezione dei migliori filati tecnologici, e innovativi. Il nuovo abbigliamento militare, inoltre, oltre ad essere molto resistente agli strappi, sarà anche ignifugo, ha riferito Veronika Vrhunc della Direzione Logistica del Ministero della Difesa. Inoltre, rispecchiando una pratica già in essere nell'esercito sloveno a differenza di altri, utilizzerà capi per uomini e donne e in diverse taglie. Le nuove dotazioni comprendono anche l'abbigliamento mimetico invernale, che comprende anche un nuovo kit antipioggia, un kit termico, come pure per la stagione calda dei nuovi anfibi non tattici da lavoro.
Secondo il presidente della commissione per le uniformi e i fregi dell'esercito sloveno, il colonello Anže Rode, i materiali all'avanguardia e la riduzione di peso sono un grandissimo vantaggio. A breve ai soldati, assieme all'abbigliamento - ha detto Rode' verrà fornito anche un nuovo equipaggiamento per il bivacco, dai sacchi a pelo sia estivi che invernali, quest'ultimi in grado di garantire la sopravvivenza dell'occupante sino -37 gradi centigradi, un gilet tattico porta caricatori, due diversi tipi di zaino, e un poncho che oltre a proteggere dalle intemperie sarà invisibile ai dispositivi per la visione notturna.
La nuova dotazione dell'esercito sloveno ammonta a circa 8,5 milioni di euro.
Corrado Cimador