A fare il punto è stata la direttrice generale dell'Ufficio di collocamento, Greta Metka Barbo Škerbinc che ha dichiarato essere più 48.000 il numero dei disoccupati in Slovenia registrati a fine dicembre dello scorso anno, il 2,5% in più rispetto a novembre e il 9,1% in meno rispetto al mese di dicembre nel 2022.
"L'anno scorso, nonostante una moderazione nella crescita dell'occupazione, dovuta di fatto al rallentamento dell'economia, soprattutto in tre settori: nella ristorazione, nell'edilizia e nel manifatturiero, abbiamo comunque registrato un buon andamento del mercato del lavoro, raggiungendo il minimo storico di disoccupazione. Il livello più basso, addirittura inferiore alle 46 mila unità, è stato raggiunto nel settembre 2023, poiché le assunzioni e la domanda di lavoratori hanno continuato a crescere nella prima metà dell'anno. In autunno si è registrato un certo afflusso di persone in cerca di prima occupazione, come accade ogni anno. Alla fine dell'anno c'è un afflusso dovuto all'andamento stagionale." ha spiegato Barbo Škerbinc, direttrice generale facente funzione del Servizio nazionale per l'impiego.
Nel 2023, i datori di lavoro hanno segnalato al Centro più di 163.000 posti di lavoro vacanti, con un calo del 4,8% rispetto al 2022. I lavori più richiesti riguardano il settore edile e manifatturiero, con un'elevata domanda di addetti alle pulizie, autisti di mezzi pesanti, assistenti alle vendite e operatori sanitari. Tra coloro che hanno trovato lavoro nel 2023, il maggior numero è costituito da commessi, segretari, operai, cuochi e assistenti di cucina, magazzinieri e addetti agli acquisti, dipendenti negli alberghi e in altre strutture. Inoltre, 14,1% dei dipendenti arriva dall'estero. "Abbiamo concentrato molte delle nostre attività sul reclutamento di personale in altri Paesi, e vogliamo garantire che i diritti di queste persone siano rispettati e che non siano soggetti a sfruttamento", ha detto ancora Barbo Škerbinc, aggiungendo di collaborare con i servizi per l'impiego della Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro e Macedonia. Verrà inoltre rafforzato il multilinguismo fornendo ai lavoratori migranti informazioni adeguate sui siti web hanno aggiunto i rappresentanti. I datori di lavoro prevedono all'incirca 34.000 nuovi posti nella prima metà di quest'anno. Infine, l'Ufficio per l'analisi e lo sviluppo macroeconomico ha dichiarato che, secondo le loro previsioni, il numero di disoccupati diminuirà notevolmente entro il 2025 arrivando a circa 44.600 unità.
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