Foto: BoBo
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"Dobbiamo fare tutto il possibile per essere in grado di agire in modo corretto, rapido ed efficace", ha dichiarato il ministro Boštjan Poklukar durante la sessione parlamentare dedicata all'esame della proposta di modifica della legge sui compiti e i poteri della polizia. "Viviamo in un mondo strano, dove minacce asimmetriche e ibride attaccano quotidianamente i sottosistemi dello Stato. In fin dei conti, siamo in un'epoca diversa a cui dobbiamo adattarci", ha aggiunto il ministro. Per il dicastero degli interni gli agenti di polizia devono essere particolarmente attenti nello svolgimento dei loro compiti nei confronti dei gruppi vulnerabili, come i bambini e i minorenni. A causa delle sempre più frequenti minacce rilevate negli ambienti scolastici, oltre agli agenti di polizia, anche il personale educativo deve essere adeguatamente formato per attuare le prime misure urgenti in caso di minacce rilevate, hanno dichiarato.

La polizia, che sta ancora indagando sull'ultimo caso, ha valutato il livello di minaccia come basso e ha informato il Ministero dell'Istruzione, che ha emesso una circolare alle scuole. Per la presidente dell'Associazione dei dirigenti scolastici e dei vicepresidi della Slovenia, Mojca Mihelič, il protocollo di comunicazione concordato l'anno scorso tra i ministeri competenti e la polizia andrebbe modificato. "In situazioni di emergenza, non abbiamo il tempo di leggere e-mail. La proposta è che il Ministero dell'Istruzione o la polizia comunichino con noi tramite telefoni di servizio". Mihelič ha già trasmesso la proposta alla segretaria di Stato del ministero dell'istruzione, Janja Zupančič.

Mihelič ha inoltre spiegato che, dopo il falso allarme di lunedì, la situazione nelle scuole è tornata alla normalità, come se nulla fosse accaduto. Ha sottolineato che la polizia ha svolto il proprio ruolo in modo adeguato, poiché i dirigenti scolastici hanno ricevuto informazioni che li hanno tranquillizzati. Per quanto riguarda il recupero delle lezioni nelle scuole dove sono state sospese deciderà il ministero.

Nel frattempo, il portale Žurnal24 riporta che uno studente sloveno di informatica, rimasto anonimo, ha fornito un video che mostra una casella di posta elettronica temporanea dalla quale sarebbero state inviate le minacce alle scuole lunedì. Si tratterebbe di una casella temporanea creata in Russia. (ld)