
E' stata ritirata per un vizio di forma la proposta di undici consiglieri comunali di Velenje di rinominare Piazza Tito in Piazza dei minatori. Ha spiegato così la scelta il vice-sindaco della città stiriana, Janez Melanšek, che ha eliminato il punto all'ordine del giorno poiché la bozza del decreto sul cambio di nome non era stata redatta in conformità con la legislazione vigente. A favore del ritiro ha votato la maggioranza dei consiglieri della giunta a trazione progressista, in una zona tradizionalmente socialdemocratica. Ed è proprio qui che il principale partito d'opposizione ha deciso di impegnarsi per riconoscere e preservare la tradizione mineraria del territorio, di fondamentale importanza per la storia e l'identità di Velenje. Non c'è alcun significato politico-ideologico, hanno spiegato dall'SDS, il solo obiettivo è di riconoscere il ruolo e il successo dei lavoratori di Velenje. Anche per onorare la memoria di quanti hanno contribuito a creare questa comunità con i loro sforzi e sacrifici, hanno spiegato nella loro proposta. E a inizio anno nella miniera hanno perso la vita 3 minatori in un tragico incidente, motivo ulteriore per celebrare i 150 anni dall'inizio ufficiale dell'attività mineraria industriale nella valle di Šalek. Il primo cittadino, Peter Dermol, ha difeso la decisione del suo vice di ritirare il punto in questione dall'ordine del giorno del dibattito in consiglio, perché eventuali modifiche vanno fatte nel rispetto della legislazione. Dalle reazioni al vetriolo dei consiglieri di maggioranza, però, sembra chiaro che la questione sollevi un nervo scoperto che potrebbe essere cavalcato dall'opposizione, a Velenje così nelle altre città dove ci sono ancora piazze intitolate a Tito.
Valerio Fabbri
