Gli studenti, che stanno occupando dalla scorsa settimana un’aula della Facoltà di scienze sociali di Lubiana per protestare contro la guerra nella Striscia di Gaza, hanno ottenuto dei progressi: la direzione della Facoltà ha chiesto all’Università di Lubiana di cessazione immediata della cooperazione con università e aziende israeliane legate all'industria degli armamenti. Ha inoltre espresso sostegno e solidarietà al popolo palestinese, contro il quale, come si legge nella nota, lo Stato israeliano sta compiendo un genocidio. Ha poi condannato fermamente "tutti i tentativi di relativizzare il genocidio israeliano e di coprire o minimizzare i crimini israeliani in nome del 'diritto all'autodifesa'". La direzione della Facoltà di scienze sociali ha infine invitato anche le altre Facoltà dell’Università di Lubiana ed il rettorato a esprimere sostegno alla Palestina libera.
Il ministro degli Esteri, Tanja Fajon, intanto ad Abu Dhabi ha nuovamente espresso preoccupazione per la situazione nella Striscia ed ha sottolineato che praticamente la protezione dei civili e l'avvio dei colloqui di pace non esistono. Ha poi definito gli Emirati Arabi Uniti come un fattore importante che si sta impegnando per l'escalation delle tensioni, il ripristino della pace e la fornitura di aiuti umanitari per i civili. Il ministro degli Esteri di Abu Dhabi, Abdullah bin Zayed al-Nahyan, ha ringraziato la Slovenia per il suo ruolo nella soluzione del conflitto e per la sua ferma posizione riguardo l'immediato cessate il fuoco, il riconoscimento della Palestina, la soluzione a due stati e gli aiuti umanitari. Fajon si è inoltre impegnata per un miglioramento della cooperazione economica tra Slovenia e Emirati Arabi Uniti e ha chiesto l'apertura di un'ambasciata in Slovenia.
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