Sono 128 i metri che mancano alla conclusione di un progetto molto discusso e, per alcuni versi, discutibile. Per questi ultimi metri serve ancora l'autorizzazione delle autorità competenti, che finora hanno dato luce verde a 12 chilometri di canalizzazione che dovrebbe trasportare le acque reflue da Medvode e Vodice fino all'impianto centrale di depurazione di Zalog.
Secondo il consigliere comunale di Lubiana Aleš Primc, del partito "Voce dei bambini e delle famiglie", noto soprattutto per le posizioni conservatrici e l'attivismo pro-vita, il progetto è destinato ad avvelenare l'acqua potabile per tutti i residenti della capitale.
Il canale fognario C0 è uno dei progetti sul quale Janković, fin dall'inizio, ha speso il suo peso politico, cercando sponde nel governo e attingendo anche ai fondi europei. Insomma, per il primo cittadino non è mai stato in discussione che Kanal C0 arrivasse al termine. Questo sarebbe l'ultimo di 8 permessi, la protesta è andata in scena mentre all'interno dell'unità amministrativa era in corso un confronto fra le parti per diramare le questioni pendenti.
Primc critica la scelta di non rendere pubblica la seduta odierna, dove pure sono state invitati una trentina di rappresentanti della società civile, inclusa l'organizzazione non governativa Alpe Adria Verde. Inoltre, i manifestanti sono preoccupati per i rischi ambientali, incluso quello sismico, con il rischio finale di rimanere senza acqua potabile. Si tratta comunque solo del primo atto, perché l'udienza proseguirà anche martedì e Primc ha invitato tutti i lubianesi ad uniersi alla protesta.
Valerio Fabbri