Foto: BoBo/Borut Živulović
Foto: BoBo/Borut Živulović

Il comune tornerà a fornire l’acqua nel momento in cui gli insediamenti rom entreranno nella legalità, così come previsto dalla Costituzione. Secondo il sindaco di Ribnica, se i rom adempiranno a determinati obblighi per aderire al processo di integrazione, non ci sarà alcuna difficoltà di convivenza. Pogorelc, che ha ricordato anche l’utilizzo illegale e gratuito dell’elettricità da oltre un decennio, non arretra e conferma quindi una decisione che, pur tra qualche malumore, ha colpito nel segno. I rappresentanti del Consiglio della comunità rom della Repubblica di Slovenia presenti all’incontro, infatti, hanno detto che ora la parola spetta agli insediamenti oggetto della disputa. Entro il 5 settembre il Consiglio si è impegnato a preparare un piano d'azione con misure per l'integrazione a breve e lungo termine, e obiettivi che vanno dal lavoro alla pulizia del villaggio. Senza dimenticare l’inserimento scolastico, tema che richiama l’aggressione del giugno scorso avvenuta nei pressi di Brežice, in Slovenia orientale. Ed è anche per questo che il tema della convivenza con i rom sta diventando sempre di più un argomento sul quale la politica nazionale non può far finta di niente. Gli occhi sono puntati in particolare sui ministeri dell'Interno e della Giustizia, che nel definire il perimetro d'intervento si rimpallano compiti e responsabilità. E' convocata per giovedì una riunione informale tra la Guardasigilli, Andreja Katić, e il sottosegretario ed ex eurodeputato Milan Brglez, presente a diversi incontri sul campo. Nelle stesse ore il comune di Brežice si riunirà per affrontare il tema sicurezza in vista dell'inizio dell'anno scolastico. La speranza è che si possa trovare una soluzione che soddisfi tutti.

Valerio Fabbri