Il premier Robert Golob, che guiderà il gruppo di lavoro interministeriale, incaricato di coordinare la complessa riforma sanitaria e che è operativo da alcune settimane ha detto che la riforma è urgente e dovrà essere completa per rimediare alla moltitudine di problemi che si sono andati ad accumulare negli ultimi decenni “gli operatori sanitari sono ai vertici mondiali e le buone prassi vanno attuate al sistema” ha detto il premier parlando diun modello di riforma tutto sloveno il quale prenderà spunto dalle prassi nazionali ed estere. “Il Consiglio include esperti che hanno punti di vista differenti ma vengono accumunati dalla ricerca di una soluzione allo stesso problema” ha detto Golob annunciando che la riforma prenderà vita prima del previsto. Il nuovo consiglio verrà guidato dal chirurgo Erik Brecelj, incaricato a detta dello stesso Ministro della sanità Bešič Loredan di presentare chiaramente la situazione essendo una persona “che dice le cose che pensa e che è incorruttibile”. “Il consiglio viene composto da esperti settoriali che guardano ad un determinato problema da punti di vista diversi” ha detto Brecelj annunciando che gli incontri si svolgeranno settimanalmente “sono pervaso dall’ottimismo e credo che dopo 30 anni riusciremo a fare un passo in avanti” ha detto. “Al Ministero attueremo quanto verrà proposto dal Consiglio strategico”, lo ha affermato il Ministro della sanità Danijel Bešič Loredan a margine della seduta costitutiva del consiglio “se le proposte saranno buone, faremo di tutto per implementarle e sicuramente raggiungeremo l’obiettivo finale che è quello della realizzazione della riforma sanitari” ha detto il Ministro. Per quanto riguarda la problematica della mancanza di medici, il Ministro ha detto di aver parlato con i presidi delle facoltà di medicina di Lubiana e Maribor, “i 1000 medici che mancano nel sistema possono essere istruiti in otto anni senza la necessita di dover importarli dall’stero” ha detto Bešič Loredan annunciando che intende aumentare il numero delle iscrizioni a da 250 e fino a 300 posti in entrambe le facoltà.
Dionizij Botter