Due anni alla guida del Paese che non sono stati semplici ma anzi segnati da diversi avvenimenti. Gli strascichi della pandemia, il carovita, la crisi energetica, gli annunci sulle riforme ma soprattutto l’alluvione dell’agosto 2023 che ha messo in ginocchio il Paese. Ciononostante, due anni di sfide e traguardi raggiunti ha detto il Primo Ministro Robert Golob. Inflazione sotto controllo, record nell’occupazione e nell’economia nonché un grande lavoro per quanto riguarda le infrastrutture. Promesse mantenute grazie agli sforzi di una squadra competente e dai valori forti ha detto il Premier consapevole del lungo cammino che c’è ancora da percorrere. “Una Slovenia libera, modello di democrazia dove la libertà di stampa rappresenta un punto cardine.” Il governo, in un momento in cui si tirano le somme, auspica di poter continuare a operare ancora e meglio, magari in un secondo mandato. Durante l’incontro sono stati presentati nuove modifiche fiscali, pacchetti riguardanti la sanità e il settore immobiliare.
Critiche incessanti da parte dell’opposizione dall’inizio dell’incarico a partire dalla sanità con proteste ancora in corso, le manifestazioni agricole, accuse di corruzione e non solo. Nell'introduzione alla riunione della Commissione, convocata su particolare richiesta del Partito Democratico, l’ex Premier Janez Janša ha criticato il governo, sia per le misure adottate nei vari settori, sia per il fatto che, a suo parere, le misure pertinenti sono state carenti. Illusorie le promesse che i nuovi ministeri non avrebbero comportato nuove assunzioni. Un fiume in piena i deputati del SDS che hanno accusato Golob di aver portato il Paese allo sbando. “Non mantenete le promesse fatte. Non avete fatto nulla di buono e i risultati lo dimostrano.” Hanno anche lamentato “i processi decisionali” che spesso portano l’opposizione ad avere le "mani legate.” Janša ha aggiunto che le istituzioni hanno creato nuove difficoltà cancellando le misure contenute nel pacchetto “anti-burocrazia” adottato da lui stesso nel mandato precedente. Referendum inutili e sbagliati e ancora critiche per i due centri di accoglienza per i migranti che la maggioranza vorrebbe istituire al confine con la Croazia. Un governo che fa acqua da tutte le parti sostiene Janša, che spreca il denaro dei contribuenti con un servizio sanitario ormai alla deriva. “Attuato forse il 6% degli impegni firmati. Liste d’attesa infinite e pochi finanziamenti” ha detto l’ex Primo Ministro puntando ancora il dito contro Golob che anziché cercare un dialogo costruttivo sta solo screditando la sanità e i medici del settore pubblico appoggiando invece quello privato.