Foto: MMC RTV SLO/Foto: BoBo
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Il sindacato dei medici e dei dentisti ritiene che a mantenere in vita la sanità pubblica sia il sacrificio del personale medico e sanitario che ha continuato a svolgere con diligenza il proprio lavoro fin dall’inizio dello sciopero, al contrario di quello che solitamente accade. Il Fides ha voluto al contempo precisare che sono stati i medici stessi a decretare la sospensione del lavoro e non la dirigenza del sindacato di categoria, come molti credono. Se non raggiungeremo presto un accordo, a rimetterci sarà la sanità pubblica e con essa i pazienti stessi, evidenzia con amarezza il sindacato di categoria che non nasconde la delusione per i pochi progressi fatti nei negoziati. Negli ultimi mesi il governo non ha cercato soluzioni, ma ha tentato semplicemente di mettere a tacere i medici e sopprimere lo sciopero, interferendo sin dall’inizio nell’esercizio di tale diritto, spiega il sindacato, ricordando che ciò è stato fatto dapprima tramite decreto e successivamente adottando la proposta di modifica della legge sui servizi medici, con cui è stata ampliata la gamma delle prestazioni che questi sono obbligati a svolgere nell'ambito dell'ormai prolungata astensione dal lavoro. L'attuazione dello sciopero è stata così completamente compromessa, constata il Fides, secondo cui il mero obiettivo del governo è nascondere le condizioni reali in cui si trova la sanità pubblica, nonostante la soluzione sia a portata di mano. Nella nota si ricorda inoltre che l'ultimo tentativo di arrivare a un accordo è fallito circa due mesi fa; le parti avevano allora concordato di non svelare e commentare pubblicamente il contenuto dei negoziati per far sì che tutti gli sforzi vengano concentrati sul raggiungimento di un'intesa.

M.N.