Il governo nella notte ha approvato il provvedimento che istituirà controlli al confine con l’Italia. Dopo le dichiarazioni di ieri del premier uscente Marjan Šarec, che aveva parlato senza mezzi termini di "chiusura dei confini" oggi il Ministro della Salute, Aleš Šabeder, ha rilevato che la frontiera non sarà chiusa, ma verranno istituiti punti di controllo. In Slovenia si potrà entrare da sei valichi: Rateče, Vrtojba- Sant'Andrea, Robič, Scoffie, Fernetti e Krvavi Potok- Pese. Le altre vie d'accesso saranno bloccate. Al momento si sta preparando l'ordinanza che farà diventare operativo il provvedimento. Nella direttiva applicativa di pertinenza del Ministero della sanità ci sarà anche l’ora in cui scatterà il blocco. Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore in giornata.
Saranno sottoposti a verifica sanitaria i cittadini non sloveni e coloro che non hanno residenza stabile o temporanea in Slovenia. Si potrà entrare nel paese se si sarà in possesso di un certificato, non più vecchio di tre giorni, che attesti la negatività al coronavirus. Il documento per essere valido dovrà essere in sloveno, italiano o inglese. Senza di esso l’accesso nel paese verrà negato. Non ci saranno controlli invece per il traffico merci.
Intanto aumentano i contagiati in Slovenia che attualmente sono 57. Nella notte sono stati confermati due nuovi casi nella zona di Postumia. Altri due casi si registrano a Maribor. Chiusa per 14 giorni una scuola a Kamnik dove una insegnate è risultata positiva al coronavirus, l'istituto è stato prontamente evacuato. Altri contagi tra il personale del Policlinico di Lubiana. 6 gli infettati al reparto di ginecologia e 1 in quello di stomatologia. Prese immediatamente severe misure di sicurezza. Al momento sono 27 i contagiati a Lubiana, 12 nella Bassa Carniola, 3 nel Litorale, 3 nella Stiria e 1 a Murska sobota. Si tratta di persone che si sono contagiate all'estero e che poi hanno infettato in maniera diretta o indiretta altri cittadini.
Il coordinmento delle misure per contrastare la diffusione del virus passa dal ministero della salute alla protezione civile. Le autorità rassicirano che non si è in una situazione di stato d'emergenza.
Stefano Lusa