Scuole e asili sono ben preparati per affrontare la situazione epidemiologica, il sistema dal canto suo è reattivo, sono convinti al Ministero dell'Istruzione, la Scienza e lo Sport. Secondo le ultime informazioni il regime di quarantena è stato disposto per le classi di 13 scuole elementari sulle complessive 497 operanti in Slovenia, l'isolamento riguarda 150 alunni su complessivi 191.726. Dati che stanno ad indicare come al momento la situazione sia del tutto affrontabile, rileva il Ministero che, entro la fine della settimana, renderà operativa una speciale applicazione dove i direttori degli asili e i presidi di scuole elementari e medie superiori inseriranno i dati relativi ai casi confermati di infezione da Covid-19 negli istituti per l'educazione e l'istruzione della Slovenia. I dati raccolti settimanalmente verranno resi noti ogni venerdì dopo le 14 e pubblicati pure sul sito web del Ministero. La seconda settimana del nuovo anno scolastico si è infatti aperta con più gruppi e classi in quarantena; la scorsa settimana, lo ricordiamo, i primi casi avevano riguardato sia asili che elementari e medie superiori. Il Ministero dell'Istruzione si è nuovamente rivolto a genitori e tutori invitandoli, con l'approssimarsi dell'autunno, a includere negli asili e nelle scuole soltanto bambini sani, rispettando rigorosamente le indicazioni dell'Istituto Nazionale di salute pubblica. Si presenta però il problema, e lo hanno dimostrato anche i primi giorni di scuola, di come distinguere i sintomi da Covid-19 da quelli delle malattie stagionali, ci si chiede cioè se sarà necessario sottoporre al test ogni bambino con sintomi simili al raffreddore. Anche per questo motivo i pediatri invitano ad esempio a rivedere le direttive riguardanti i bambini più piccoli. Giovedì il tema verrà discusso ad una riunione cui interverranno esperti e rappresentanti del Ministero della Salute.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/BoBo
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