Nonostante alla Camera di stato non si è votata la proposta inoltratati dal SDS e bocciata precedentemente dalla Comitato sanità già venerdì,il dibattito in aula è stato molto costruttivo e ha portato a galla le diverse visioni di sviluppo che le diverse formazioni politiche valutano come ottimali. Tamara Kozlovič del Movimento Libertà, e Presidente del Comitato sanità della Camera ha spiegato che intende, accompagnata dal Ministro Danijel Bešič Loredan, incontrare i deputati dell’opposizione una volta al mese con l’obiettivo di fare partecipare tutte le forze politiche alla riforma sanitaria. Questa si suddividerà in due fasi, lo ha spiegato lo stesso Ministro della salute, Bešič Loredan, mentre la normativa che permetterà di sgravare gli impegni dei medici di famiglia verrà redata entro il 30 di giugno e messa in pratica il primo di gennaio del 2024. Per quanto riguarda la prima fase, la seconda invece riguarderà le concessioni, in questa parte ha detto il Ministro si dovrà trovare un equilibrio nell’offerta dei sevizi sanitari pubblici e privati. Reberšek di Nuova Slovenia invece ha individuato il problema principale della sanità nel “monopolio detenuto dall’ente previdenziale nazionale, questo è “allo stesso tempo il soggetto che paga, il destinatario e il gestore dei servizi offerti”. Critiche sul ZZZS sono piovute anche dai banchi della coalizione, Knežak degli SD, valutando positivamente le misure che Bešič Loredan intende attuare nei confronti dell’Ente, ha affermato che questo è una “organizzazione atrofizzata che da anni ormai ripercorre lo stesso schema”. Mahnič del SDS invece non vede di buon occhio l’importazione di medici come soluzione per colmare il deficit dei medici di famiglia, ma ha proposto invece l’aumento degli iscritti nelle facoltà di medicina che attualmente sono a numero chiuso. Secondo la Levica-Sinistra, il sistema va mantenuto pubblico e tutelato agli interessi privati, Miha Kordiš esprimendo l’opinione della sua formazione ha detto che solamente una netta distinzione tra pubblico e privato potrà superare le difficoltà. Dalle file dell’SDS si attendono che il Ministro rispetti i tempi annunciati, “fino a questo momento non è stato fatto nulla “ha detto la Furman.
Dionizij Botter