Critiche all’agente per il “pollice alzato” sono arrivate da alcuni ministri, come Zvonko Černač, Capo dicastero per la coesione e i progetti strategici che ha affermato: “Poliziotti come quello, rappresentano meno dell’1% della categoria e offende migliaia di suoi colleghi. Il premier Janez Janša ha commentato su Twitter che la Slovenia è l’unico Paese al mondo dove gli agenti di polizia sono contrari alle misure intraprese per rendere meno oberante il loro lavoro e al contempo sostengono le violazioni della legge riguardanti le malattie infettive.
Il sindacato di polizia ha espresso il pieno sostegno al poliziotto motociclista e affermato: “si è trattato di un gesto umano, che voleva solo indicare ai manifestanti che le forze dell'ordine eseguono compiti volti alla tutela della gente”. In una missiva il sindacato di polizia rileva che la loro formazione è improntata sui diritti umani, aiuta i partecipanti a rispettare e proteggere concretamente i diritti fondamentali. Il compito principale è far sì che l’uso della forza sia esercitato in conformità dei principi di legalità, necessità e proporzionalità, norme che sono fondamentali per lo sviluppo di una società giusta. Gli agenti di polizia a volte devono anche saper rispondere alle provocazioni con un sorriso e questo per non inasprire la situazione. Gli agenti sono capaci di simili azioni, come dimostrato nell'occasione, ed eseguono il loro lavoro in modo imparziale, dedicato e professionale. Il sindacato di categoria ha inoltre affermato che offrirà all'agente chiamato in causa tutto il sostegno necessario, anche legale, se i superiori dovessero intraprendere eventuali azioni sanzionatorie nei suoi confronti. L’ex premier Marjan Šarec, nell’esprimere il suo sostegno alla categoria ha affermato che gli agenti sloveni hanno sempre svolto correttamente il loro lavoro e aggiunto che le pressioni politiche cui stiamo assistendo e i cambiamenti in alto non possono distruggere il buon cuore e l'impegno di questi uomini per la loro professione. Un lavoro che di per sé è già abbastanza duro, e non ha bisogno d’intimidazioni da parte dei politici.
Corrado Cimador