Foto: Fides
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A poche ore dallo sciopero indetto per questo martedì, il sindacato dei medici e dei dentisti 'Fides' aveva spiegato di non ritenerlo necessario, visto che le richieste messe sul tavolo sarebbero tutte risolvibili. Per questo ieri sera aveva invitato il governo nella propria sede per una riunione che avrebbe dovuto tenersi a partire dalle ore 10. Sino ad ora, però, nessun rappresentante si è presentato all’incontro, anche perchè secondo l'agenzia stampa slovena STA a livello ministeriale non sarebbe, infatti, stato ancora costituito alcun gruppo negoziale. Il Ministero della Pubblica Amministrazione avrebbe garantito, però, che questo sarà messo in piedi entro la fine di questa settimana, per poi immediatamente iniziare i lavori.

Resta, quindi, valido l'annuncio dello sciopero di medici e dentisti conovocato per domani. Dalle ore 7:00 alle 21:00 del 9 gennaio dovrebbero essere sospese le attività nella maggior parte delle strutture sanitarie del paese, ad eccezione dei servizi essenziali. Una responsabilità, quella dello sciopero, che spetta unicamente al governo secondo 'Fides', che ha accusato la controparte di procrastinare da mesi l’intesa e di non aver rispettato neanche gli impegni già firmati.

Venerdì prossimo a scendere in piazza alle ore 18 a Lubiana sarà invece il movimento “Voce del popolo”, che propone per la seconda volta lo sciopero dei pazienti, contro le richieste di medici e dentisti accusati di voler uscire dal sistema salariale del settore pubblico al fine di far aumentare ulteriormente i loro stipendi, e di non occuparsi invece minimamente dei problemi reali della sanità slovena, che vede tempi di attesa sempre più lunghi e disservizi ormai endemici.

Barbara Costamagna