Più test ma meno infetti. Nelle ultime 24 ore sono stati accertati 47 nuovi casi, 6 in meno del giorno prima, ed effettuati 80 test in più, ovvero 1733, che rappresenta il numero più alto di tamponi fatti in un giorno dall'inizio dell'epidemia a marzo. 24 persone sono ricoverate in ospedale, 3 in terapia intensiva. 4 i dimessi, nessuna nuova vittima. 505 i casi di coronavirus attivi. Nuovi contagi sono stati confermati in 29 comuni, nessuno nella regione Litorale Carsica, la città più colpita continua ad essere Lubiana con 10 nuovi positivi. 13 i contagi nella fascia di età fino ai 24 anni, 10 in quella tra i 25 e i 34 anni e 9 tra i 35 e i 44 anni. Casi anche tra gli over 65.
Il portavoce del Governo per l'emergenza covid 19 Jelko Kacin ha ribadito che sono calati i casi di rientro, solo 3 su 47, ma d'altro canto sono sensibilmente aumentati i casi per i quali non è possibile risalire all'origine del contagio, perchè i pazienti non vogliono o non sono in grado di ricostruire la rete dei contatti, creando così non poche difficoltà agli epidemiologi, che in questo momento stanno svolgendo un lavoro di primaria importanza per il paese, ha aggiunto Kacin. Visto il crescende numero di infetti degli ultimi giorni è stato riaperto il reparto covid della Clinica delle malattie dell'apparato respiratorio di Golnik, il terzo in Slovenia, mentre per contenere la diffusione del virus il Govero ha nuovamente imposto l'uso obbligatorio delle mascherine o di altri dispositivi di protezione per coprire bocca e naso, negli spazi pubblici chiusi dove non è possibile garantire la distanza necessaria. Per i trasgressori sono previste ammende da 400 a 4000euro, gli ispettori sanitari stanno controllando il rispetto dell'ordinanza che esclude attività sportivo ricreative e le istituzioni scolastiche. Qui la mascherina viene raccomandata solo negli spazi comuni e non in classe. Ma scuole e asili sono già stati toccati da vicino dal coronavirus. A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico sono infatti stati confermati casi negli asili, alle elementari e alle medie superiori. Le persone positive e i contatti più stretti sono stati messi in quarantena. E' il caso anche di due classi dei ginnasi di Maribor e Kranj che nelle prossime due settimane faranno didattica a distanza.
Kacin ha sottolineato che l'incidenza cumulativa degli ultimi 14 giorni per la Slovenia è di 24,16 contagi per ogni 100 mila abitanti, il quadro epidemiologico sta peggiorando in Italia, 27,04 i contagi e in Croazia 92,37, mentre in Ungheria che ha già chiuso preventivamente i propri confini il primo settembre, l'incidenza è di 16,7 contagi per ogni 100 mila abitanti. Molto drammatica per Kacin la situazione in Bosnia. (ld)