In Slovenia il numero dei contagi non sale da giorni ma non scende neanche. Una situazione stabile che, come ha detto il portavoce del governo Jelko Kacin, conferma il raggiungimento di quello che gli esperti chiamano il plateau, ossia un punto di stallo che indica che il contagio non cresce,ma non diminuisce neanche. Perciò per ora non è possibile ancora parlare di un miglioramento e le speranze degli scorsi giorni si scontrano, quindi, con i dati e con lo stallo dei contagi che secondo l’istituto di sanità stanno aumentando soprattutto sui posti di lavoro, influendo negativamente sul trend intrapreso con le chiusure delle scorse settimane.
La situazione continua, inoltre, a essere grave nelle case di riposo, dove si registrano nuovi casi ogni giorno. Al limite, inoltre, la situazione nelle strutture sanitarie dove i ricoveri nei reparti Covid e nelle terapie intensive sono in lenta ma continua crescita, con il rischio di mandare in crisi il sistema entro breve.
L’infettivologa Mateja Logar suTV Slovenia ha parlato della paventata riapertura delle scuole e degli asili la prossima settimana, dicendo che, vista la situazione, si tratterebbe di un rischio troppo grande e quindi ha suggerito di continuare con la chiusura degli istituti e con la didattica a distanza.
Per quanto riguarda i controlli ai confini Kacin ha detto che è difficile bloccare il passaggio perché ci sono molti che devono passarli per lavoro anche se ha ammesso che esiste una parte della cittadinanza che si sta approfittando delle varie esenzioni previste dalla legge.
Barbara Costamagna